Un enorme frullatore. Questo mondo va così…tritura fatti vite ed emozioni. E allora, anche questa foto finisce per essere una delle tante che quotidianamente passano sotto i nostri occhi.
Ma questa volta c’è un grido che va oltre i pixel. Trapassa gli schermi. Arriva dritta al cuore come una freccia.
È un bambino. Solo un bambino. Ma ci sono volte, condizioni, luoghi, in cui essere un bambino è un diritto alienato.
Non mi va di parlare di Siria, di guerre, di bombe, non mi va nella misura in cui possa apparire l’ennesima analisi o commento di un qualcosa che accade “oltre”…
Mi viene solo da dire che l’oltre inizia dal “qui”…E allora più che commentare, oggi mi riservo la scelta di alzare la testa dall’ombelico di una campagna elettorale, l’oltre inizia dal “qui” e allora conta sempre e di più fare nel proprio piccolo ciò che serve per stare dalla parte giusta, recuperando un rispetto che abbiamo seppellito sotto l’arroganza la spietatezza di linguaggi e modi… e conta sempre di più allargare lo sguardo perché ciò che accade lì è anche faccenda nostra e che quel grido nelle orecchie ci tenga almeno svegli…